Disturbi d’ansia e Attacchi di Panico

I disturbi di ansia e l’attacco di panico sono diventati negli ultimi anni un po’ la rappresentazione dei nostri tempi, dei malesseri che apparentemente non hanno una ragione specifica e che possono presentarsi all’improvviso, in particolare per quanto riguarda l’attacco di panico.

Non si parla di situazioni del quotidiano che possono provocare un’agitazione diffusa nelle quali il respiro si accorcia, dove si vive la sensazione di dover fare qualcosa in maniera pressante, uno stato di confusione, una paura non ben identificata, una difficoltà a rilassarsi e a riposarsi.

L’ansia, il panico infatti sono strettamente correlati alla paura, nel testo “Teoria e pratica della Gestalt” di Perls, Hefferline e Goodman, sono considerati un normale e sano adattamento creativo all’ambiente circostante che la persona mette in atto in determinate condizioni e rappresentano una funzione protettiva dell’organismo, specialmente in circostanze di pericolo ambientale.

 Il disagio nasce nel momento in cui, l’ansia non è più correlata ad una paura specifica ed identificabile, ma si manifesta in una preoccupazione generica apparentemente non legata a nulla, in particolare rispetto al futuro, considerato difficile da vivere ed affrontare proprio perché poco chiaro, molto spesso non controllabile, in alcuni casi vissuto come catastrofico.

Questo può creare nella persona vissuti invalidanti, a seconda della gravità della sintomatologia, che non le permettono di vivere un quotidiano sereno, in questo caso può essere utile un percorso di psicoterapia.

L’aiuto del Terapeuta

Il terapeuta in virtù di questo lavorerà con la persona riconoscendo il sintomo come l’unico modo per dare una risposta funzionale a quello che sta accadendo nella sua vita, esplorandolo insieme, e nello stesso tempo, facilitando il recupero del sentire delle proprie sensazioni ed emozioni, per entrare in contatto autentico con la realtà circostante, con l’obbiettivo di poter intervenire su quest’ultima in maniera attiva e responsabile.

E’ importante per chi si presenta una sintomatologia ansiosa orientarsi, con l’aiuto del terapeuta, ad una focalizzazione sul presente, poiché interrompe la visione non rassicurante sul futuro, ciò non significa non riconoscere o negare il passato, o il futuro, ma esistono nel qui ed ora come nostalgia, memoria e con i propri vissuti personali passati, ed anche come pianificazioni, timori ed aspettative sul futuro, ma anche tante speranze.

Il terapeuta lavorerà sulle paure e sulle minacce vere o presunte che rendono invalidante il quotidiano della persona, che riconoscendole ed affrontandole nella maniera più opportuna, potrà scegliere, all’interno della relazione terapeutica ed attraverso le sue risorse, la direzione nella quale, in maniera responsabile, orientarsi.

Facilitando il recupero emotivo e del sentire in maniera consapevole ed autentica si attua un processo di presa in carico di sé stessi, su ciò che si vuole davvero e sull’accettazione nel tempo del proprio modo di essere.

L’aiuto del Terapeuta

Il terapeuta in virtù di questo lavorerà con la persona riconoscendo il sintomo come l’unico modo per dare una risposta funzionale a quello che sta accadendo nella sua vita, esplorandolo insieme, e nello stesso tempo, facilitando il recupero del sentire delle proprie sensazioni ed emozioni, per entrare in contatto autentico con la realtà circostante, con l’obbiettivo di poter intervenire su quest’ultima in maniera attiva e responsabile.

E’ importante per chi si presenta una sintomatologia ansiosa orientarsi, con l’aiuto del terapeuta, ad una focalizzazione sul presente, poiché interrompe la visione non rassicurante sul futuro, ciò non significa non riconoscere o negare il passato, o il futuro, ma esistono nel qui ed ora come nostalgia, memoria e con i propri vissuti personali passati, ed anche come pianificazioni, timori ed aspettative sul futuro, ma anche tante speranze.

Il terapeuta lavorerà sulle paure e sulle minacce vere o presunte che rendono invalidante il quotidiano della persona, che riconoscendole ed affrontandole nella maniera più opportuna, potrà scegliere, all’interno della relazione terapeutica ed attraverso le sue risorse, la direzione nella quale, in maniera responsabile, orientarsi.

Facilitando il recupero emotivo e del sentire in maniera consapevole ed autentica si attua un processo di presa in carico di sé stessi, su ciò che si vuole davvero e sull’accettazione nel tempo del proprio modo di essere.

Disturbi d’ansia e Attacchi di Panico

I disturbi di ansia e l’attacco di panico sono diventati negli ultimi anni un po’ la rappresentazione dei nostri tempi, dei malesseri che apparentemente non hanno una ragione specifica e che possono presentarsi all’improvviso, in particolare per quanto riguarda l’attacco di panico.

Non si parla di situazioni del quotidiano che possono provocare un’agitazione diffusa nelle quali il respiro si accorcia, dove si vive la sensazione di dover fare qualcosa in maniera pressante, uno stato di confusione, una paura non ben identificata, una difficoltà a rilassarsi e a riposarsi.

L’ansia, il panico infatti sono strettamente correlati alla paura, nel testo “Teoria e pratica della Gestalt” di Perls, Hefferline e Goodman, sono considerati un normale e sano adattamento creativo all’ambiente circostante che la persona mette in atto in determinate condizioni e rappresentano una funzione protettiva dell’organismo, specialmente in circostanze di pericolo ambientale.

 Il disagio nasce nel momento in cui, l’ansia non è più correlata ad una paura specifica ed identificabile, ma si manifesta in una preoccupazione generica apparentemente non legata a nulla, in particolare rispetto al futuro, considerato difficile da vivere ed affrontare proprio perché poco chiaro, molto spesso non controllabile, in alcuni casi vissuto come catastrofico.

Questo può creare nella persona vissuti invalidanti, a seconda della gravità della sintomatologia, che non le permettono di vivere un quotidiano sereno, in questo caso può essere utile un percorso di psicoterapia.

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